Quattro
passi nel Simbolismo
l'articolo
5 della costrizione del Grande Oriente l'Italia, fra l'altro
precisa che:
la Comunione italiana segue il simbolismo nell'insegnamento e
l'esoterismo nell'arte Reale.
La scrittura
primordiale
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era
composta di segni che raffiguravano idee, così come i
numeri indicavano quantità.
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All'origine
della scrittura è la pittografia
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che
consisteva nel fissare in disegni convenzionali, stilizzati,
il contenuto di un discorso.
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Altri sistemi
di scrittura
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quelli
ideografico geroglifico e fonetico.
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Ideogramma
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In
Giappone e in Cina, l’ideogramma progredì attraverso la
scelta di una serie di caratteri, che rappresentano ancora oggi
la trasposizione grafica di un oggetto o di un concetto
( ideogramma, dal greco segno del pensiero).
Questo
procedimento di astrazione e della rappresentazione grafica,
discostandosi dalla realtà, offriva l'indiscutibile
profitto sul piano filosofico e speculativo di indurre a
pensare, prescindendo dalle parole e dalla loro pronuncia.
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Ermetisti:
scrittura segreta
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Anche
gli ermetisti del Medio Evo utilizzarono una scrittura
segreta composta da segni, ciascuno dei quali prendeva un
nome e un significato, raccogliendo così definitivamente in
un sistema complesso gli elementi del simbolismo rimasti
fino ad allora disuniti.
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Scrittura:
per profani
Simbolismo:
per iniziati
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La
scrittura dunque, assumeva un valore per i profani, mentre
l'intimo significato delle parole era trasmesso agli
iniziati attraverso i simbolismo di segni. Temendo però una
contaminazione gli iniziati osservarono la disciplina del
silenzio e comunicarono con la massima cautela.
Secondo
il loro intendimento, la verità doveva essere alla portata
di coloro che erano capaci di riconoscerla e di capirla,
per cui essa fu rivestita di immagini e velata di allegorie
e simboli, che alludessero a ciò che si pretendeva venisse
intuito.
I
templari prima, i Rosacroce e gli alchimisti poi, seguirono
questo sistema, diversificandone però le metodologie.
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SIMBOLOGIA:
significato
SIMBOLISMO:
significato
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Ma
andiamo per gradi:
per simbologia si
intende un insieme organico di simboli concernenti una data
materia o argomento;
e
simbolismo e invece
l'impiego di un particolare sistema di simboli.
Simbolo
e rito sono per il libero muratore una fonte inesauribile di
ricerca e meditazione. Con lo studio profondo del
simbolo, con l'uso cosciente del rito e la piena osservanza
della ritualità, egli intende sviluppare l'intelligenza
e ad aprirsi alla saggezza.
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Intelligenza
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Intelligenza
in senso esoterico è la conoscenza delle cose dello
spirito. Essa consente di penetrare in senso riposto delle
parole, il loro significato superiore e fa percepire, sotto
le apparenze esteriori, la sostanza celata.
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Sapienza
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Analogicamente
la sapienza
è, sempre esotericamente, la capacità di scegliere
la giusta alternativa, avendo valutato ogni cosa secondo le
più elevate di tutte le cause, quelle che non dipendono da
alcuna altra causa e delle quali, per contro, tutte le altre
cause dipendono.
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Via della
Conoscenza
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Con
lo studio del simbolo e l'uso del rito, il libero
muratore sceglie di percorrerla via della conoscenza;
in tal modo, ciò che egli acquisisce lo mette in grado di
scegliere sapientemente l'alternativa giusta e conveniente.
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In
breve, il simbolo è vario, multiforme e nel tempo stesso
profondamente unitario.
Per
suo tramite si realizzano la percezione trascendentale che
trasforma l'iniziazione virtuale in effettiva iniziazione.
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RITO
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Il
rito ( dal latino ritus ) secondo l’etimo significa movimento,
ossia il compiere una serie di parole, gesti, atti e azioni,
sempre simile fra loro, che posti in un determinato ordine
di successione nel tempo, devono essere eseguiti secondo norme
rigorosamente codificate.
Questi
insiemi di formule e di atti, propri di un rito, danno
un'univoca fisionomia al rituale e attraverso il movimento
consentono il compiersi della cerimonia.
Una
qualsiasi cerimonia profana ( militare, religiosa o
politica) è incentrata sul ritualismo.
Il
rito mantiene sempre la sua efficacia, a condizione,
naturalmente, che sia compiuto in conformità delle regole
tradizionali che ne assicurano la validità, al di fuori
delle quali sarebbe una formula vuota e un vano simulacro.
Il
rito è una cerimonia che, attraverso il coordinamento delle
parole e dei gesti tradizionali, ottiene l'effetto
desiderato da coloro che la celebrano.
Sovente
i rituali si svolgono intorno ad un episodio che sostanzia
la struttura di una cerimonia.
Ciò
avviene ad esempio,
-
con la passione di Gesù per i cattolici,
-
con lo psicodramma della morte di Hiram
per i massoni,
-
con le vicende dei quattro coronati per i compagnons,
-
oppure con il personaggio di Christian Rosenkreuz per
i Rosacroce.
Le
vicende dei personaggi, fantastiche o meno che siano,
affondano le proprie radici in avvenimenti che superano la
comprensione umana, poiché giungono da una cultura molto più
antica e danno improvvisamente le rivelazioni che permettono
all'uomo di interrogarsi e di trovare una via di salvezza.
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Ritualità
muratoria
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La
ritualità muratoria non è liturgia,
-
non essendo né esterna
-
nè aperta al pubblico:
questa
è una delle differenze fra massoneria e Chiesa.
La
ritualità massonica è e resta fondamentalmente esoterica,
in quanto nella sua stessa manifestazione esteriore, attua,
nell'ambito del tempio, il modo di vivere e del costruire
muratorio.
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Rito
dinamico
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Il
rito è sempre dinamico:
-
è una successione di impressioni ideative ( ritmi ),
-
-una catena di simboli in atto.
Poiché
nella cerimonia tutto è simbolo, presenziare al rito, se
non capito, e come ascoltare parlare in una lingua
sconosciuta.
In
una loggia massonica l'officiante costruisce simbolicamente
il mondo, ne è l’architetto e quindi, costruendolo, ne è
il dominatore. Basti qui pensare alla cerimonia di apertura
della Loggia in grado di apprendista e i vari strumenti
operativi, cioè di costruzione, che vengono utilizzati.
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Due
livelli del Lavoro Muratorio
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Il
lavoro muratorio si svolge, per definizione, su due livelli:
-
il primo esoterico,
assolutamente aderente al significato etimologico del
termine, cioè interno, riservato, personale.
-
Il secondo essoterico.
Quest'ultimo
si sviluppa al singolare, mentre il primo è un lavoro
rituale svolto in collegialità, al plurale. Ma i due
procedimenti vanno spesso a coincidere nel tempo e se il
livello esoterico possiede autonomia operativa, quello
essoterico è preparatorio alla realizzazione dell'altro.
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Livello
di attenzione
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Il
rito, come il mito, per poter funzionare deve produrre
inizialmente un aumento del livello dell'attenzione.
È
appunto quanto avviene nel tempio massonico, dove, facendo
uso di procedure rituali, si attua il risveglio
dell'attenzione interiore.
Affinché
il rituale possa isolare l'uomo dall'agitazione esteriore è
necessario che il rito si svolga nell'atmosfera più
distesa.
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Rito,
silenzio e segreto
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Non
bisogna dimenticare che il rito è per una ristretta cerchia
di eletti, uomini culturalmente preparati, proprio per
il suo carattere iniziatico ed esoterico.
Diffondendosi
in una organizzazione troppo vasta esso corre il rischio di
essere frainteso; proprio in questo sta, se vogliamo, il
segreto, nel senso di cosa celata o nascosta.
Rito,
silenzio e segreto rappresentano la triade inscindibile che
ogni rito iniziatico deve esigere per la sua reale
manifestazione.
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Simbologia
massonica.
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Che
cos'è e simbolismo massonico? Quali sono le sue
caratteristiche, e il suo valore, la sua utilità
costruttiva muratoria ?
Il
simbolismo massonico è un linguaggio universale che
ciascuno può interpretare secondo la propria sensibilità
ed esperienza interiori. In esso è racchiusa la
sapienza esoterica,
ossia un patrimonio di conoscenze che non possono essere
espresse completamente dal linguaggio ordinario, perché
riguardano concetti, principi di verità che trascendono
l'intelligenza discorsiva. Ogni tentativo di esprimerli a
parole li rimpicciolisce e li deforma.
Gli
studiosi massoni non si fermano alla massoneria storica, ma
affermano di aver ereditato, attraverso segni e simboli, il
contenuto spirituale e misterioso delle antiche civiltà:
Tebe, Babilonia, Atene e Roma.
Il
fatto è che in un certo periodo l'ordine massonico dovette
trincerarsi nel segreto a causa delle persecuzioni dei
potentati; a maggior ragione si rese necessaria ancora di più
l'esigenza di ricorrere al discreto e affascinante
linguaggio dei simboli, allo scopo di farsi conoscere e di
diffondere le idee care all'istituzione.
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Ogni
cosa è simbolo
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Ogni
cosa è simbolo: le parole stesse non so che simboli di
idee. Il tempio stesso è simbolo o meglio, il più
complesso è importante dei simboli muratori.
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Il
simbolo è il mezzo che permette in maniera più completa di
penetrare il pensiero fino alla totalità della conoscenza
umana.
Infatti,
se noi diciamo fuoco e
non ci soffermiamo sul significato formale ma cerchiamo di
sentire cosa desta in noi questa parola, sentiamo emergere
altri significati: d'intensità, vigore, potenza,
creatività, elevazione, spiritualità.
Se
diciamo acqua, altre
coerenze sorgono: passività, orrizontalità,
trascinamento.
Se
diciamo aria
sentiamo per analogia: sottile, incostanza,
variabile.
Se
diciamo terra:
rigido, fermo, materialità.
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Distinzione
fra i termini
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Prima
di continuare è bene fare una distinzione tra i termini allegoria,
emblema, segno e simbolo.
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Allegoria
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L'allegoria
è un procedimento retorico per cui un contenuto concettuale
viene espresso attraverso un'immagine che rappresenta una
realtà del tutto diversa e autonoma rispetto al contenuto
stesso.
Insomma,
come dire parlare in altro modo.
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Emblema
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L'emblema
è una figura simbolica, spesso accompagnata da un motto; è
la rappresentazione semplice di un'idea, di un concetto ed
è decisamente variabile. Per esempio:
-la
bilancia è l'emblema della giustizia,
-il
toro è considerato l'emblema della forza,
-la
quercia con le sue ramificazioni simboleggia la forza
sociale,
-
L'Aquila è considerata l'emblema della potenza.
Squadra
e compasso insieme formano l'emblema della massoneria.
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Segno
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E
il segno rappresenta l'azione, un comportamento, un modo di
essere è una convenzione arbitraria che lascia estranei
coloro che lo interpretano ed è completamente distinto
dal simbolo.
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Simbolo
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Il
simbolo invece è un oggetto, un'idea, un'azione, una virtù,
un individuo un'altra cosa concreta che può sintetizzare ed
evocare in una realtà o una rappresentazione più vasta, più
estesa.
La
sua interpretazione ha
riferimenti totalmente astratti ed è e strettissimo
rapporto con le conoscenze già acquisite da colui lo
studia.
|
può
presentare più significati
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Talvolta
esso può presentare più significati come, ad esempio
il
simbolo della luce,
che
-
nel suo significato letterale è il contrario
di tenebre,
-
in quello trascendente, equivale alla
conoscenza, al sapere, ossia l’opposto di ignoranza,
-
in quello morale, esprime comprensione di
atteggiamenti e di fatti, cioè rivedere le cose,
-
nel significato mistico infine manifesta
essenza superiore o divinità.
-
Il
re, ad esempio un'è simbolo della speranza, la bandiera e
simbolo della patria, l’acacia è simbolo dell'innocenza e
dell'immortalità.
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Esempi
linguaggi simbolici
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L'uomo
che saluta togliendosi il cappello o chinando il capo
simboleggia la deferenza che vuole manifestare alla persona
salutata.
La
stretta di mano, divenuta banale cortesia, è un simbolo
di cordialità, di devozione, di lealtà: il suo rifiuto è
simbolo di inimicizia.
Nel
simbolo ognuno vede ciò che la propria possibilità di
partecipazione permette di vedere: nulla di profondo si può
cogliere, se non si penetra in profondità.
Ecco
perché il simbolo non si può spiegare razionalmente; esso
è sempre pluridimensionale ed esprime relazioni di
bipolarità: sintesi dei contrari, esso ha sempre una faccia
diurna ed una notturna.
Il
suo significato evidente, dunque, non è quello che appare:
occorre scoprire quello nascosto.
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È
il caso di domandarci se, nell'epoca attuale, il libero
muratore sia idoneo a interpretare tale linguaggio.
La
propria cultura profana può senza dubbio agevolare
l'ascesa, ma tutto ciò che egli ha appreso nel mondo
profano è accademico, non è che una base, spesso
insufficiente, qualche volta anzi controproducente, per
questo tipo di speculazione.
È
solo con lo studio, la profonda perseveranza del simbolismo
massonico, che il neofita si trasforma lentamente in
iniziato.
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Esoterismo
iniziatico
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Il
termine e il relativo concetto di esoterismo è stato ed è
usato tutt'oggi spesso in modo errato, come sinonimo di
occultismo.
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Esoterikos
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Esoterikos
in greco significa dentro, interno, interiore, entrare,
quindi per noi esoterico è il potenziale, il contrario di
essoterico che è esistente nella realtà.
La
nozione che ci offre il dizionario italiano è quella di
dottrina filosofica destinata a essere conosciuta solo
all'interno di una ristretta cerchia di iniziati.
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Sovente
gli iniziati, coloro cioè che erano ammessi nella scuola
esoterica, erano vincolati dal giuramento di non rivelare ai
profani quanto ivi apprendevano.
Questa
divisione di due classi astratte dell'insegnamento non fu
una caratteristica di alcune scuole, bensì era la pratica
comune di tutte le religioni dell'antichità, dette
misteriosofiche, perché distinte dall'istituzione dei
misteri, scuole di insegnamenti e esoterici ed occulti,
ben distinte dal culto pubblico,
e alle quali potevano essere ammessi solo coloro che ne
erano giudicati degni e che superavano apposite ardue prove.
Soltanto
il cristianesimo ha ripudiato questa saggia distinzione,
sebbene Cristo stesso avesse detto: non date ai cani le
cose sacre ne gettate davanti ai porci le vostre perle.
|
|
Ciò
è dipeso
-
non dall'aver reso pubblico l’insegnamento segreto,
-
bensì dall'aver perduto questo,
così
nel cristianesimo è rimasta soltanto la parte essoterica
della dottrina di Cristo, insieme a un travisamento
dogmatico di alcune delle allegorie e dei simboli
appartenenti all'insegnamento esoterico.
Essa,
infatti, chiama misteri della fede le affermazioni che dà
come verità rivelate e che sono incomprensibili per
l'intelletto umano, per cui nell'uso del linguaggio comune
il termine mistero e oggi divenuto sinonimo di cosa
incomprensibile.
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Esoterismo
secondo interpretazione massonica
|
Secondo
l’interpretazione del pensiero massonico predominante, la
nozione di esoterismo si riconosce in quello della
-
DOTTRINA SEGRETA
-
o in quello della GNOSI.
|
Esoterismo
della
DOTTRINA
SEGRETA
|
L'esoterismo
della dottrina segreta parte dal presupposto che ci sia
una dottrina segreta o verità primordiale trasmessa con una
catena iniziatica, attraverso generazioni, dall’Eden ai
nostri giorni.
Tale
dottrina assegna all’iniziato la connotazione di eletto,
di consacrato, aggiungerei di unto.
Dobbiamo
osservare però, che nell'esoterismo che si allaccia alla
dottrina segreta, conosciuta soltanto dagli iniziati, vi è
quantomeno, la tendenza a dare ai simboli dei significati
fissi, univoci.
Ciò
perché gli stessi simboli vengono legati ad una pretesa
scienza sacra, attraverso la cosiddetta tradizione
primordiale, trasmessa dalla notte dei tempi da generazioni
di grandi iniziati e quindi interpretati come facenti parte
della dottrina, in formule fisse.
|
Esoterismo
della
GNOSI
|
L'esoterismo
della gnosi, invece, parte dal presupposto della ricerca
interiore, della ricerca della verità individuale, che non
è fondata su nessuna verità rivelata e che non ha bisogno
della guida del maestro. In questo tipo di esoterismo i
simboli hanno sempre aspetti pluridimensionale; sono
prodotto conscio e inconscio dell'uomo, che con essi esprime
la sua spiritualità e il suo pensiero, in relazione al
mondo metafisico e a quello fisico, per ciò che esso
suscita in lui, nonché per esprimere concetti che affermano
l'evoluzione del cosmo sul piano dell'etica.
In
una concezione esoterica, non legata dunque a una dottrina,
i simboli sono
-
mezzi di riflessione,
-
di conoscenza,
-
di intendimento
-
di un concetto
-
di un'idea,
-
cioè gnosi,
e
non hanno di per sé un potere magico, ne hanno un
significato univoco, codificato o dogmatico.
Va
aggiunto, inoltre, che nell'esoterismo della gnosi, il
simbolo è soltanto una chiave intellettuale che apre la
mente alla ricerca della verità interiore.
All’
iniziato a questo genere di esoterismo, la massoneria non
da, ne insegnerà mai, delle verità: egli la deve cercare
con l'ausilio dello studio e della volontà. La via da
percorrere è difficile da trovare, è nascosta: bisogna
saperla e volerla trovare al di là delle apparenze.
Questo
è l'esoterismo massonico, questa è l'iniziazione
massonica.
L’iniziazione
infatti, non è altro che
-
il passaggio dall'esteriore all'interiore,
-
dall'atto alla potenzialità,
-
dal finito all'infinito,
-
dall'apparenza la sostanza,
-
dalla sostanza all'essenza,
-
dalle opinioni alla verità.
Chi
avesse la presunzione di possedere la verità, non sarebbe
nemmeno in
grado di cercarla, perché privo della prima virtù: l'umiltà
Socratica e dei poveri di spirito.
La
presunzione della conoscenza è madre del fanatismo,
dell'intolleranza, del settarismo, atteggiamenti non
aderenti allo spirito massonico.
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I MAESTRI
|
I
maestri della libera muratoria
-
non sono dunque sacerdoti, cui è delegato il
diritto-dovere di interpretare sapientemente i misteri
rivelati,
-
ne tantomeno dei maestri che devono spiegare
qualcosa;
-
sono invece dei master il cui compito è
quello di lavorare con gli apprendisti e compagni alla
costruzione della propria cattedrale comune, il che
significa vivere la propria operatività fraterna,
giornalmente e secondo un rapporto gerarchico.
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Francesco
Gerli
indietro
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