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MASSONERIA UNIVERSALE DI RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO


R. L. ANDREA DORIA
Sovrana all' Oriente di Genova
Libera Muratoria Universale

 

Quattro passi nel Simbolismo

 

l'articolo 5 della costrizione del Grande Oriente l'Italia, fra l'altro precisa che:
la Comunione italiana segue il simbolismo nell'insegnamento e l'esoterismo nell'arte Reale.

 

La scrittura primordiale

era composta di segni che raffiguravano idee, così come i numeri indicavano quantità.

All'origine della scrittura è la pittografia

che consisteva nel fissare in disegni convenzionali, stilizzati, il contenuto di un discorso.

Altri sistemi di scrittura

quelli ideografico geroglifico e fonetico.

 

 

Ideogramma

In Giappone e in Cina, l’ideogramma progredì attraverso la scelta di una serie di caratteri, che rappresentano ancora oggi la trasposizione grafica di un oggetto o di un concetto ( ideogramma, dal greco segno del pensiero).

Questo procedimento di astrazione e della rappresentazione grafica, discostandosi dalla realtà, offriva l'indiscutibile profitto sul piano filosofico e speculativo di indurre a pensare, prescindendo dalle parole e dalla loro pronuncia.

 

Ermetisti: scrittura segreta

Anche gli ermetisti del Medio Evo utilizzarono una scrittura segreta composta da segni, ciascuno dei quali prendeva un nome e un significato, raccogliendo così definitivamente in un sistema complesso gli elementi del simbolismo rimasti fino ad allora disuniti.

 

 

Scrittura: per profani

 

 

 

Simbolismo: per iniziati

La scrittura dunque, assumeva un valore per i profani, mentre l'intimo significato delle parole era trasmesso agli iniziati attraverso i simbolismo di segni. Temendo però una contaminazione gli iniziati osservarono la disciplina del silenzio e comunicarono con la massima cautela.

Secondo il loro intendimento, la verità doveva essere alla portata di coloro che erano capaci di riconoscerla e di capirla, per cui essa fu rivestita di immagini e velata di allegorie e simboli, che alludessero a ciò che si pretendeva venisse intuito.

I templari prima, i Rosacroce e gli alchimisti poi, seguirono questo sistema, diversificandone però le metodologie.

SIMBOLOGIA: significato

 

SIMBOLISMO:
significato

Ma andiamo per gradi:
per simbologia si intende un insieme organico di simboli concernenti una data materia o argomento;

e simbolismo e invece l'impiego di un particolare sistema di simboli.

 

Simbolo e rito sono per il libero muratore una fonte inesauribile di ricerca e meditazione. Con lo studio profondo del simbolo, con l'uso cosciente del rito e la piena osservanza della ritualità, egli intende sviluppare l'intelligenza e ad aprirsi alla saggezza.

Intelligenza

Intelligenza in senso esoterico è la conoscenza delle cose dello spirito. Essa consente di penetrare in senso riposto delle parole, il loro significato superiore e fa percepire, sotto le apparenze esteriori, la sostanza celata.

Sapienza

Analogicamente la sapienza è, sempre esotericamente, la capacità di scegliere la giusta alternativa, avendo valutato ogni cosa secondo le più elevate di tutte le cause, quelle che non dipendono da alcuna altra causa e delle quali, per contro, tutte le altre cause dipendono.

Via della Conoscenza

Con lo studio del simbolo e l'uso del rito, il libero muratore sceglie di percorrerla via della conoscenza; in tal modo, ciò che egli acquisisce lo mette in grado di scegliere sapientemente l'alternativa giusta e conveniente.

 

In breve, il simbolo è vario, multiforme e nel tempo stesso profondamente unitario.

Per suo tramite si realizzano la percezione trascendentale che trasforma l'iniziazione virtuale in effettiva iniziazione.

 

 

RITO

 

Il rito ( dal latino ritus ) secondo l’etimo significa movimento, ossia il compiere una serie di parole, gesti, atti e azioni, sempre simile fra loro, che posti in un determinato ordine di successione nel tempo, devono essere eseguiti secondo norme rigorosamente codificate.

Questi insiemi di formule e di atti, propri di un rito, danno un'univoca fisionomia al rituale e attraverso il movimento consentono il compiersi della cerimonia.

Una qualsiasi cerimonia profana ( militare, religiosa o politica) è incentrata sul ritualismo.

Il rito mantiene sempre la sua efficacia, a condizione, naturalmente, che sia compiuto in conformità delle regole tradizionali che ne assicurano la validità, al di fuori delle quali sarebbe una formula vuota e un vano simulacro.

Il rito è una cerimonia che, attraverso il coordinamento delle parole e dei gesti tradizionali, ottiene l'effetto desiderato da coloro che la celebrano.

Sovente i rituali si svolgono intorno ad un episodio che sostanzia la struttura di una cerimonia.

Ciò avviene ad esempio,

-         con la passione di Gesù per i cattolici,

-         con lo psicodramma della morte di Hiram  per i massoni,

-         con le vicende dei quattro coronati per i compagnons,

-         oppure con il personaggio di Christian Rosenkreuz per i Rosacroce. 

Le vicende dei personaggi, fantastiche o meno che siano, affondano le proprie radici in avvenimenti che superano la comprensione umana, poiché giungono da una cultura molto più antica e danno improvvisamente le rivelazioni che permettono all'uomo di interrogarsi e di trovare una via di salvezza.

 

 

 

Ritualità muratoria

La ritualità muratoria non è liturgia, 

-         non essendo né esterna

-         nè aperta al pubblico:

questa è una delle differenze fra massoneria e Chiesa.

 

La ritualità massonica è e resta fondamentalmente esoterica, in quanto nella sua stessa manifestazione esteriore, attua, nell'ambito del tempio, il modo di vivere e del costruire muratorio.

 

 

 

Rito dinamico

Il rito è sempre dinamico:

-         è una successione di impressioni ideative ( ritmi ),

-         -una catena di simboli in atto.

Poiché nella cerimonia tutto è simbolo, presenziare al rito, se non capito, e come ascoltare parlare in una lingua sconosciuta.

In una loggia massonica l'officiante costruisce simbolicamente il mondo, ne è l’architetto e quindi, costruendolo, ne è il dominatore. Basti qui pensare alla cerimonia di apertura della Loggia in grado di apprendista e i vari strumenti operativi, cioè di costruzione, che vengono utilizzati.

 

 

 

Due livelli del Lavoro Muratorio

Il lavoro muratorio si svolge, per definizione, su due livelli:

- il primo esoterico, assolutamente aderente al significato etimologico del termine, cioè interno, riservato, personale.

- Il secondo essoterico.

Quest'ultimo si sviluppa al singolare, mentre il primo è un lavoro rituale svolto in collegialità, al plurale. Ma i due procedimenti vanno spesso a coincidere nel tempo e se il livello esoterico possiede autonomia operativa, quello essoterico è preparatorio alla realizzazione dell'altro.

 

 

 

Livello di attenzione

Il rito, come il mito, per poter funzionare deve produrre inizialmente un aumento del livello dell'attenzione.

È appunto quanto avviene nel tempio massonico, dove, facendo uso di procedure rituali, si attua il risveglio dell'attenzione interiore.

Affinché il rituale possa isolare l'uomo dall'agitazione esteriore è necessario che il rito si svolga nell'atmosfera più distesa.

 

 

 

 

Rito, silenzio e segreto

Non bisogna dimenticare che il rito è per una ristretta cerchia di eletti, uomini culturalmente preparati, proprio per il suo carattere iniziatico ed esoterico.

Diffondendosi in una organizzazione troppo vasta esso corre il rischio di essere frainteso; proprio in questo sta, se vogliamo, il segreto, nel senso di cosa celata o nascosta.

Rito, silenzio e segreto rappresentano la triade inscindibile che ogni rito iniziatico deve esigere per la sua reale manifestazione.

 

 

 

 

Simbologia  massonica.

 

Che cos'è e simbolismo massonico? Quali sono le sue caratteristiche, e il suo valore, la sua utilità costruttiva muratoria ?

Il simbolismo massonico è un linguaggio universale che ciascuno può interpretare secondo la propria sensibilità ed esperienza interiori. In esso è racchiusa la sapienza  esoterica, ossia un patrimonio di conoscenze che non possono essere espresse completamente dal linguaggio ordinario, perché riguardano concetti, principi di verità che trascendono l'intelligenza discorsiva. Ogni tentativo di esprimerli a parole li rimpicciolisce e li deforma.

Gli studiosi massoni non si fermano alla massoneria storica, ma affermano di aver ereditato, attraverso segni e simboli, il contenuto spirituale e misterioso delle antiche civiltà: Tebe, Babilonia, Atene e Roma.

Il fatto è che in un certo periodo l'ordine massonico dovette trincerarsi nel segreto a causa delle persecuzioni dei potentati; a maggior ragione si rese necessaria ancora di più l'esigenza di ricorrere al discreto e affascinante linguaggio dei simboli, allo scopo di farsi conoscere e di diffondere le idee care all'istituzione.

 

 

Ogni cosa è simbolo

Ogni cosa è simbolo: le parole stesse non so che simboli di idee. Il tempio stesso è simbolo o meglio, il più complesso è importante dei simboli muratori.

 

 

Il simbolo è il mezzo che permette in maniera più completa di penetrare il pensiero fino alla totalità della conoscenza umana.

 

Infatti, se noi diciamo fuoco e non ci soffermiamo sul significato formale ma cerchiamo di sentire cosa desta in noi questa parola, sentiamo emergere altri significati: d'intensità, vigore, potenza, creatività, elevazione, spiritualità.

 

Se diciamo acqua, altre coerenze sorgono: passività, orrizontalità, trascinamento.

 

Se diciamo aria sentiamo per analogia: sottile, incostanza, variabile.

 

Se diciamo terra:  rigido, fermo, materialità.

Distinzione fra i termini

Prima di continuare è bene fare una distinzione tra i termini allegoria, emblema, segno e simbolo.

 

 

Allegoria

L'allegoria è un procedimento retorico per cui un contenuto concettuale viene espresso attraverso un'immagine che rappresenta una realtà del tutto diversa e autonoma rispetto al contenuto stesso.

Insomma, come dire parlare in altro modo.

 

 

Emblema

L'emblema è una figura simbolica, spesso accompagnata da un motto; è la rappresentazione semplice di un'idea, di un concetto ed è decisamente variabile. Per esempio:

-la bilancia è l'emblema della giustizia,

-il toro è considerato l'emblema della forza,

-la quercia con le sue ramificazioni simboleggia la forza sociale,

- L'Aquila è considerata l'emblema della potenza.

Squadra e compasso insieme formano l'emblema della massoneria.

Segno

E il segno rappresenta l'azione, un comportamento, un modo di essere è una convenzione arbitraria che lascia estranei coloro che lo interpretano ed è completamente distinto dal simbolo.

Simbolo

Il simbolo invece è un oggetto, un'idea, un'azione, una virtù, un individuo un'altra cosa concreta che può sintetizzare ed evocare in una realtà o una rappresentazione più vasta, più estesa.

La sua interpretazione  ha riferimenti totalmente astratti ed è e strettissimo rapporto con le conoscenze già acquisite da colui lo studia.

 

 

può presentare più significati

Talvolta esso può presentare più significati come, ad esempio

il simbolo della luce, che

-         nel suo significato letterale è il contrario di tenebre,

-         in quello trascendente, equivale alla conoscenza, al sapere, ossia l’opposto di ignoranza,

-         in quello morale, esprime comprensione di atteggiamenti e di fatti, cioè rivedere le cose,

-         nel significato mistico infine manifesta essenza superiore o divinità.

-          

Il re, ad esempio un'è simbolo della speranza, la bandiera e simbolo della patria, l’acacia è simbolo dell'innocenza e dell'immortalità.

 

 

Esempi linguaggi simbolici

L'uomo che saluta togliendosi il cappello o chinando il capo simboleggia la deferenza che vuole manifestare alla persona salutata.

La stretta di mano, divenuta banale cortesia, è un simbolo di cordialità, di devozione, di lealtà: il suo rifiuto è simbolo di inimicizia.

Nel simbolo ognuno vede ciò che la propria possibilità di partecipazione permette di vedere: nulla di profondo si può cogliere, se non si penetra in profondità.

Ecco perché il simbolo non si può spiegare razionalmente; esso è sempre pluridimensionale ed esprime relazioni di bipolarità: sintesi dei contrari, esso ha sempre una faccia diurna ed una notturna.

Il suo significato evidente, dunque, non è quello che appare: occorre scoprire quello nascosto.

 

È il caso di domandarci se, nell'epoca attuale, il libero muratore sia idoneo a interpretare tale linguaggio.

La propria cultura profana può senza dubbio agevolare l'ascesa, ma tutto ciò che egli ha appreso nel mondo profano è accademico, non è che una base, spesso insufficiente, qualche volta anzi controproducente, per questo tipo di speculazione.

È solo con lo studio, la profonda perseveranza del simbolismo massonico, che il neofita si trasforma lentamente in iniziato.

 

Esoterismo iniziatico

 

Il termine e il relativo concetto di esoterismo è stato ed è usato tutt'oggi spesso in modo errato, come sinonimo di occultismo.

Esoterikos

Esoterikos in greco significa dentro, interno, interiore, entrare, quindi per noi esoterico è il potenziale, il contrario di essoterico che è esistente nella realtà.

La nozione che ci offre il dizionario italiano è quella di dottrina filosofica destinata a essere conosciuta solo all'interno di una ristretta cerchia di iniziati.

 

 

Sovente gli iniziati, coloro cioè che erano ammessi nella scuola esoterica, erano vincolati dal giuramento di non rivelare ai profani quanto ivi apprendevano.

Questa divisione di due classi astratte dell'insegnamento non fu una caratteristica di alcune scuole, bensì era la pratica comune di tutte le religioni dell'antichità, dette misteriosofiche, perché distinte dall'istituzione dei misteri, scuole di insegnamenti e esoterici ed occulti, ben distinte dal culto pubblico, e alle quali potevano essere ammessi solo coloro che ne erano giudicati degni e che superavano apposite ardue prove.

Soltanto il cristianesimo ha ripudiato questa saggia distinzione, sebbene Cristo stesso avesse detto: non date ai cani le cose sacre ne gettate davanti ai porci le vostre perle.

 

Ciò è dipeso

- non dall'aver reso pubblico l’insegnamento segreto,

- bensì dall'aver perduto questo,

così nel cristianesimo è rimasta soltanto la parte essoterica della dottrina di Cristo, insieme a un travisamento dogmatico di alcune delle allegorie e dei simboli appartenenti all'insegnamento esoterico.

Essa, infatti, chiama misteri della fede le affermazioni che dà come verità rivelate e che sono incomprensibili per l'intelletto umano, per cui nell'uso del linguaggio comune il termine mistero e oggi divenuto sinonimo di cosa incomprensibile.

Esoterismo secondo interpretazione massonica

Secondo l’interpretazione del pensiero massonico predominante, la nozione di esoterismo si riconosce in quello della

- DOTTRINA SEGRETA

- o in quello della GNOSI.

 

 

Esoterismo della

 

DOTTRINA SEGRETA

L'esoterismo della dottrina segreta parte dal presupposto che ci sia una dottrina segreta o verità primordiale trasmessa con una catena iniziatica, attraverso generazioni, dall’Eden ai nostri giorni.

Tale dottrina assegna all’iniziato la connotazione di eletto, di consacrato, aggiungerei di unto.

Dobbiamo osservare però, che nell'esoterismo che si allaccia alla dottrina segreta, conosciuta soltanto dagli iniziati, vi è quantomeno, la tendenza a dare ai simboli dei significati fissi, univoci.

Ciò perché gli stessi simboli vengono legati ad una pretesa scienza sacra, attraverso la cosiddetta tradizione primordiale, trasmessa dalla notte dei tempi da generazioni di grandi iniziati e quindi interpretati come facenti parte della dottrina, in formule fisse.

 

 

 

 

 

Esoterismo della

 

GNOSI

L'esoterismo della gnosi, invece, parte dal presupposto della ricerca interiore, della ricerca della verità individuale, che non è fondata su nessuna verità rivelata e che non ha bisogno della guida del maestro. In questo tipo di esoterismo i simboli hanno sempre aspetti pluridimensionale; sono prodotto conscio e inconscio dell'uomo, che con essi esprime la sua spiritualità e il suo pensiero, in relazione al mondo metafisico e a quello fisico, per ciò che esso suscita in lui, nonché per esprimere concetti che affermano l'evoluzione del cosmo sul piano dell'etica.

In una concezione esoterica, non legata dunque a una dottrina, i simboli sono

-         mezzi di riflessione,

-         di conoscenza,

-         di intendimento

-         di un concetto

-         di un'idea,

-         cioè gnosi,

e non hanno di per sé un potere magico, ne hanno un significato univoco, codificato o dogmatico.

Va aggiunto, inoltre, che nell'esoterismo della gnosi, il simbolo è soltanto una chiave intellettuale che apre la mente alla ricerca della verità interiore.

 

All’ iniziato a questo genere di esoterismo, la massoneria non da, ne insegnerà mai, delle verità: egli la deve cercare con l'ausilio dello studio e della volontà. La via da percorrere è difficile da trovare, è nascosta: bisogna saperla e volerla trovare al di là delle apparenze.

Questo è l'esoterismo massonico, questa è l'iniziazione massonica.

 

L’iniziazione infatti, non è altro che

-         il passaggio dall'esteriore all'interiore,

-         dall'atto alla potenzialità,

-         dal finito all'infinito,

-         dall'apparenza la sostanza,

-         dalla sostanza all'essenza,

-         dalle opinioni alla verità.

 

Chi avesse la presunzione di possedere la verità, non sarebbe nemmeno  in grado di cercarla, perché privo della prima virtù: l'umiltà Socratica e dei poveri di spirito.

La presunzione della conoscenza è madre del fanatismo, dell'intolleranza, del settarismo, atteggiamenti non aderenti allo spirito massonico.

 

 

I MAESTRI

I maestri della libera muratoria

-         non sono dunque sacerdoti, cui è delegato il diritto-dovere di interpretare sapientemente i misteri rivelati,

-         ne tantomeno dei maestri che devono spiegare qualcosa;

-         sono invece dei master il cui compito è quello di lavorare con gli apprendisti e compagni alla costruzione della propria cattedrale comune, il che significa vivere la propria operatività fraterna, giornalmente e secondo un rapporto gerarchico.

 

 Francesco Gerli

   


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